Con questa Lettera apostolica in forma di Motu proprio il papa Giovanni Paolo II, in seguito alle ordinazioni episcopali illecite compiute da mons. Marcel Lefebvre, volendo favorire la piena comunione di quei fedeli che intendono rimanere legati al Papa, pur desiderando usare il Messale precedente la riforma liturgica, chiede ai Vescovi “un’ampia e generosa applicazione delle direttive, già da tempo emanate dalla Sede Apostolica, per l’uso del Messale Romano secondo l’edizione tipica del 1962” (il riferimento è alla Circolare della Congregazione per il Culto Divino del 1984 “Quattuor abhinc annos”)
Anche in questo documento viene affidata esclusivamente ai Vescovi la concessione o meno dell’uso del Messale di San Pio V.